I krumiri di Casale? Ora si fanno (anche) con gli insetti
L’agenzia Kumooku lancia una finta campagna, ma in realtà nessun biscotto (o insetto) è stato maltrattato
CASALE – Nessuno tocchi la mamma. Per un italiano, in particolare, è un punto fondamentale.
E per un casalese? Oltre alla mamma, ci permettiamo di aggiungere un’altra figura sacra, da considerarsi parte della famiglia, talvolta quasi più del papà. Parliamo ovviamente dei krumiri, il biscotto icona della città.
Ora che questo assioma è stato registrato — anzi, scolpito nella pietra — distruggiamolo pure in mille pezzi.
Devono aver pensato qualcosa del genere all’agenzia di comunicazione monferrina Kumooku.
Dalla mente perversa (diranno alcuni, e forse non ci sentiremmo di smentirli) di Gabriele “Lele” Gioria, è nata un’idea talmente dissacrante da sembrare vera: krumiri fatti con farina di insetti.
L’idea è raccontata nella homepage del sito e sui social dell’agenzia, con tanto di immagini create ad hoc e video degni della più contorta delle menti, potenziata — ovviamente — dall’intelligenza artificiale. Un’intelligenza criminale potrebbe precisare un monferrino “integralista”.
E per i meno social? Nessun problema: il pugno nello stomaco arriva anche dalla cartellonistica stradale. In pieno centro è comparso un cartello che indica la sede dell’agenzia e, come sottotitolo, annuncia senza giri di parole: “krumiri con farina di insetti”.
Inutile dire che da Kumooku di insetti non ce ne sono, a parte forse qualche zanzara (è stagione), e che continuano a occuparsi di comunicazione e non di pasticceria secca. Però, mentre qualcuno avrà sorriso e qualcun altro si sarà indignato prima di capire la boutade, nel frattempo — tra ragnetti e blatte che zampettano nella home del sito — di Kumooku si è parlato eccome.
“Non conta cosa vendi, ma come lo racconti”, scrivono. Avranno ragione?
Chi si è fatto una risata
Chi sicuramente non si è offesa, ma anzi si è fatta una risata è Anna Portinaro, la “signora” dei decisamente più noti (e tradizionali) Krumiri Rossi che, da noi interpellata per un commento sull’iniziativa – che già conosceva – l’ha definita oltremodo divertente.