Casale inaugura il dormitorio per i senzatetto
Taglio del nastro per la nuova struttura notturna. Ospiterà per permanenze brevi uomini e donne in difficoltà dai 48 comuni del territorio; 12 i posti letto
CASALE MONFERRATO – È stato inaugurato questa mattina il nuovo servizio di ospitalità notturna per persone senza fissa dimora a Casale Monferrato, nei locali recuperati e riadattati della Casa di Riposo Ospitalità Cdr. Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili, militari e sanitarie, insieme a sindaci e amministratori dei 48 comuni che rientrano nella circoscrizione del Servizio Socio Assistenziale.
Il dormitorio è frutto di un intervento di recupero e riuso funzionale di un’ala storica ma da tempo inutilizzata dell’edificio. Concessa in comodato gratuito per vent’anni, sarà in grado di accogliere per soggiorni brevi (e solo su indicazione del Servizio Socio-Assistenziale) fino a 12 adulti in condizione di grave emarginazione o vulnerabilità sociale, senza distinzioni di genere o nazionalità.
Il progetto è stato reso possibile grazie all’impegno congiunto del Comune di Casale Monferrato, che ha curato la progettazione, la direzione dei lavori e l’allestimento degli spazi; l’ASL AL – Distretto di Casale Monferrato, che ha garantito il supporto economico e tecnico per la realizzazione e la gestione del servizio; e la Casa di Riposo, che ha messo a disposizione i locali e si occuperà del coordinamento e della supervisione delle attività.
Le parole delle autorità
Il sindaco Emanuele Capra, soddisfatto, ha ricordato: “Dalla chiusura della Botte d’Oro, convenzionata con il servizio socio-assistenziale, una realtà come questa mancava. Oggi la inauguriamo con orgoglio e soddisfazione, sperando possa essere usata il meno possibile”.
A sottolineare il significato sociale del progetto, anche le parole di Cesare Calabrese, presidente della Casa di Riposo: “Dopo il centro diurno di un anno fa, festeggiamo questo importante servizio che valorizza un’ala antica ma da tempo inutilizzata. Fra un anno, così il cronoprogramma, toccherà alla Casa di Comunità”.
Parola poi a Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, che ha definito il progetto “la risposta giusta che la comunità deve alla sua parte più fragile”.
Il vicesindaco Luca Novelli, fra i promotori dell’iniziativa, ha ricordato la lunga gestazione del progetto: “Un progetto durato quasi 5 anni. La struttura serve i 48 comuni in convenzione, non è assistenzialismo, ma un modo per dare soluzioni a breve e lungo termine”.
Sul valore trasformativo del servizio di ospitalità notturna per persone senza fissa dimora, è intervenuta anche Cristina Tabucchi, direttrice del Servizio Socio-Assistenziale dell’ASL-AL: “Questa struttura deve essere di passaggio, per poter ripartire e ricostruirsi una vita”.
Durante la cerimonia è stato letto anche un messaggio dell’ex sindaco ed ex assessore alla sanità regionale Federico Riboldi.