Ceresole Reale: muore centauro dei ‘Caschi Matti’, ferita la compagna acquese
Cronaca
Monica Gasparini  
30 Giugno 2025
ore
20:14 Logo Newsguard
L'incidente

Ceresole Reale: muore centauro dei ‘Caschi Matti’, ferita la compagna acquese

La tragedia ieri pomeriggio (domenica) in galleria. Il gruppo composto da una quindicina di moto: c'erano alessandrini, acquesi, casalesi, astigiani e torinesi

ALESSANDRIA – Il rombo della moto e la vita di Alessandro Bellini, imprenditore 54enne di Cambiano, si sono spenti contro il muro della galleria a pochi chilometri da Ceresole Reale. La sua compagna, che abita ad Acqui Terme, è rimasta seriamente ferita ed è stata trasportata al Cto di Torino con l’elisoccorso.

Sul drammatico incidente autonomo accaduto ieri pomeriggio, domenica, sono in corso accertamenti. Bellini avrebbe perso il controllo della Bmw mentre rientrava nella corsia verso valle. In un punto dove qualcuno ipotizza la presenza di un avvallamento e dove sono già accaduti altri incidenti letali. Capire cosa possa essere accaduto è compito dei Carabinieri.

Il tempo del dolore

Ma oggi è il tempo del dolore. Perché i ‘Caschi Matti – Asti – Alessandria e Torino’ di cui faceva parte il centauro, sono “una famiglia”. Lo spiega Monica Oneglia di Spinetta Marengo, ideatrice del gruppo insieme ad alcuni altri motociclisti. “Siamo un gruppo di bikers, lady bikers e zavorrine delle province di Alessandria, Asti e Torino. Abbiamo creato questo gruppo con lo scopo di organizzare uscite e tanto altro, con tutte le persone che hanno questa grande passione. Quindi salite in sella e aprite il gas… Noi vi aspettiamo numerosi”. Questo si legge sulla loro pagina Facebook.

Il motore dei ‘Caschi Matti’ è un forte senso d’amicizia. E chi vuole entrarne a farne parte viene accolto “come se fosse di famiglia”. Un senso di appartenenza forte, dove si incrociano le storie e le vite dei motociclisti. Così, con semplicità. Macinando chilometri, percorrendo strade, fotografando e filmando panorami. Condividendo una passione che porta lontano.

 

“Un gigante buono”

Alessandro Bellini era “un gigante buono”, spiega Monica Oneglia con la voce rotta dall’emozione. “Sempre attento agli altri, disponibile, una persona d’oro a cui tutti volevamo bene”.

La comitiva di ieri era composta da una quindicina di moto: c’erano alessandrini, acquesi, casalesi, astigiani e torinesi. E sotto quella galleria, in quei drammatici e interminabili minuti, tutti sono rimasti accanto a lui. Hanno atteso i soccorsi chi accovacciato sull’asfalto tenendogli la mano, chi spronandolo a svegliarsi perché era impossibile accettare quello che stava accadendo. Ma le ferite riportate dall’imprenditore sono risultate troppo gravi. Il suo cuore non ha ripreso a battere, neppure quando i soccorritori del 118 gli hanno praticato un lungo massaggio cardiaco.

A pochi metri da lui, adagiata sull’asfalto, c’era la sua compagna. Fortunatamente, è riuscita a sopravvivere: è stata stabilizzata sul posto e poi trasportata nel Centro Traumatologico di Torino. Neppure lei è stata lasciata sola. C’era chi le parlava dolcemente, cercando di rassicurarla.

I sorrisi e la felicità che i ‘Caschi Matti’ mostrano sui social sono un simbolo di fratellanza. Un sentimento meraviglioso, anche se oggi “il dolore fa star male“.

 

 

 

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