Monfrà Jazz Fest chiude giugno tra successi e applausi
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30 Giugno 2025
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Il festival

Monfrà Jazz Fest chiude giugno tra successi e applausi

Dal Chiostro di Santa Croce all’Eremo di Odalengo: concerti, cultura e ambiente per l’ottava edizione del Festival. Prossime tappe ad agosto

CASALE MONFERRATO – Con l’applauditissimo concerto del Lua Nova Trio all’Eremo di Moncucco di Odalengo Grande, si è conclusa domenica 30 giugno la prima parte dell’ottava edizione del Monfrà Jazz Fest, tra paesaggi mozzafiato, musica internazionale e un’intensa partecipazione di pubblico. Il Chiostro di Santa Croce, nel cuore del centro storico di Casale, è stato il suggestivo main stage della seconda settimana, con una sei giorni no-stop tra concerti boutique, mostre, incontri e visite guidate.

Il racconto del territorio in chiave jazz

Il Monfrà Jazz Fest ha saputo ancora una volta coniugare musica e valorizzazione del territorio, diventando sempre più un progetto culturale integrato. Come ha ricordato la codirettrice artistica Ima Ganora, il Festival si propone come “racconto jazz del territorio”, promuovendo sostenibilità, cultura e comunità. L’iniziativa ha mantenuto una forte attenzione ambientale: dal bicchiere cauzionato per l’acqua alla vendita di bombe di semi del Parco del Po Piemontese, ogni gesto ha avuto un significato ecologico.

Dal funk di Lassiter alle emozioni di Gualazzi

Tra i momenti più intensi, la serata dedicata alla Spagna con Alba Armengou e Rita Payés, in collaborazione con l’Istituto Ramón Llull di Barcellona. La performance di Raphael Gualazzi con l’Orchestra Bruno Maderna, impreziosita dagli arrangiamenti del maestro Stefano Nanni, ha portato al Chiostro sonorità raffinate e un’interpretazione toccante di “Dos Gardenias” all’ukulele. Non meno coinvolgente l’esibizione funk del trombettista Philip Lassiter, vincitore di 11 Grammy Awards, che ha trasformato la serata di sabato in una festa a cielo aperto.

Arte, natura e divulgazione

Il Monfrà Jazz Fest non è stato solo musica. Venerdì 27 giugno, ad esempio, ha ospitato la presentazione del libro “Gufi e Civette” con l’ornitologo Marco Mastrorilli, e una visita guidata al Museo Civico dedicata agli strumenti musicali nelle opere d’arte. Prima dei concerti, per famiglie e bambini, anche la fiaba musicale “Raggi di arancia e spicchi di sole” alla Biblioteca Luzzati. L’incontro tra arte, ambiente e divulgazione ha trovato nel Mu.Di. (Museo Dinamico) e nella mostra “Nodes” un perfetto esempio di sinergia tra jazz e patrimonio culturale.

Gran finale tra radici contadine e spiritualità

Il concerto di chiusura all’Eremo restaurato di Odalengo Grande ha testimoniato l’anima del Festival. “Otto anni fa abbiamo piantato semi di jazz e oggi raccogliamo i frutti con una comunità viva”, ha dichiarato il sindaco Fabio Olearo, ringraziando per il sostegno a un progetto che dà valore anche ai piccoli borghi. Il Lua Nova Trio, con i suoi ritmi brasiliani, ha celebrato questo legame profondo con il territorio.

Prossime date ad agosto

Il Monfrà Jazz Fest non si ferma. Nuove tappe nei borghi della Valcerrina sono previste per il 14, 15, 16 e 17 agosto, tra boschi, vigne e antiche pievi, con formule esperienziali che uniscono turismo musicale e valorizzazione paesaggistica. Gli spettatori che alloggiano nelle strutture ricettive di Casale e della Valcerrina avranno diritto al biglietto ridotto per i concerti a pagamento.

Il Festival, ideato da Le Muse Accademia Europea d’Arte, è sostenuto da Regione Piemonte, Comune di Casale Monferrato, Unione dei Comuni della Valcerrina e altre realtà locali, pubbliche e private.

Per aggiornamenti e prenotazioni: www.monjazzfest.it

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