Argine Casale–Morano: AIPO conferma priorità strategica e attende i fondi
Una fase delle operazioni di soccorso a Terranova, nell'ottobre 2020
Società
2 Luglio 2025
ore
08:53 Logo Newsguard
L'intervento

Argine Casale–Morano: AIPO conferma priorità strategica e attende i fondi

L’Agenzia risponde al CALCA e assicura il coordinamento con Regione e AdBPo per la sicurezza idraulica

CASALE MONFERRATO – L’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) ha risposto alla nota del Comitato Alluvionati del Casalese (CALCA) confermando che l’adeguamento dell’argine Casale-Morano è considerato una priorità strategica per la sicurezza idraulica del territorio e che l’intervento resta in attesa di finanziamento per poter essere avviato.

Un progetto in attesa di risorse

Con una lettera datata 1 luglio 2025 e firmata dal direttore facente funzione Gianluca Zanichelli, AIPO ha comunicato che l’intervento rientra tra quelli “strategici e urgenti” inseriti nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021–2027, ed è stato proposto per il completamento tecnico e funzionale delle opere in corso nel tratto tra Casale Monferrato e Morano sul Po, già interessato dalla rotta del fiume nel 2000.

Il valore tecnico dello studio AL-E-1770

AIPO ricorda che, nell’ambito della pianificazione, è stato realizzato tra il 2021 e il 2022 lo studio AL-E-1770, intitolato “Modellazione idraulica propedeutica alla definizione di un nuovo assetto di progetto del tratto di Po casalese”, uno strumento tecnico con modellazione bidimensionale che ha permesso di aggiornare il quadro conoscitivo di riferimento.

L’impegno condiviso tra enti

La comunicazione evidenzia anche la collaborazione tra Regione Piemonte, Autorità di Bacino del Po (AdBPo) e AIPO stessa, con l’impegno di garantire il completamento dell’opera in modo integrale, evitando soluzioni parziali o frammentate. Una risposta positiva quindi alle richieste del CALCA che, da tempo, chiede di tenere conto della reale portata dell’alluvione del 2000 e di aggiornare le altezze arginali, anche alla luce delle ultime evacuazioni avvenute a Terranova appena due mesi fa.

La posizione del CALCA

In una nota, il portavoce del Comitato, Massimo De Bernardi, ha espresso soddisfazione per l’attenzione ricevuta ma ha ribadito che “ora è il tempo dell’azione”, soprattutto sul fronte delle differenze di quota tra l’argine piemontese e quello lombardo lungo il fiume Sesia, per le quali si attendono aggiornamenti da AdBPo e AIPO. “Sono passati 25 anni dall’alluvione del 2000 – afferma De Bernardi – ma solo due mesi dall’ultima emergenza. È indispensabile procedere speditamente con le opere utili per evitare nuove penalizzazioni urbanistiche e idrauliche al nostro territorio”.

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