Due opere di Bistolfi del Museo Civico in mostra a Carrara
Cultura
2 Luglio 2025
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07:57 Logo Newsguard
La collaborazione

Due opere di Bistolfi del Museo Civico in mostra a Carrara

Esposte a Palazzo Cucchiari per “In gioco”, rassegna sull’arte italiana dal 1860 al 1940

CARRARA – Due importanti sculture del Museo Civico di Casale Monferrato sono entrate a far parte della prestigiosa mostra “In gioco. Illusione e divertimento nell’arte italiana dal 1860 al 1940”, inaugurata sabato 28 giugno presso Palazzo Cucchiari a Carrara. La rassegna, promossa dalla Fondazione Giorgio Conti e curata dal critico d’arte Massimo Bertozzi, rimarrà aperta fino al 26 ottobre 2025.

Il percorso espositivo

La mostra presenta 112 opere tra pittura e scultura, firmate da alcuni dei più grandi protagonisti dell’arte italiana: Silvestro Lega, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Medardo Rosso, solo per citarne alcuni. Il fil rouge è il tema del gioco, affrontato nelle sue molteplici forme: infanzia, teatro, sogno, competizione.

Il contributo del Museo Civico

A testimonianza del rilievo nazionale della rassegna, il Museo Civico di Casale Monferrato è stato coinvolto come partner attraverso il prestito di due opere di Leonardo Bistolfi:

  • “Il Terzetto” (1889), bronzo di proprietà privata concesso in comodato al museo

  • “Le Lavandaie” (1882), terracotta della donazione Martelli-Bistolfi

Entrambe le opere appartengono alla prima fase creativa di Bistolfi, contraddistinta da un realismo attento e da una spiccata sensibilità sociale.

“Le Lavandaie”: il realismo secondo Bistolfi

Particolarmente significativa è “Le Lavandaie”, opera inizialmente rifiutata dai circoli accademici torinesi e poi rivalutata con successo all’esposizione di Brera del 1882. In una lettera, lo stesso Leonardo Bistolfi ne spiega il significato:

«Due lavandaie. Una di esse in piedi torce la veste che s’è bagnata con il suo lavoro sul collo della sua compagna che sta chinata lavorando e che procura di dimostrare la poca soddisfazione della sorpresa. Ho cercato di fare il vero come lo sentivo nella sua comicità senza il menomo progetto di interessare il soggetto con dei mezzi banali. Può darsi che io abbia sbagliato. Per questo che lo espongo al pubblico».

Valorizzazione del patrimonio museale

Il prestito si inserisce all’interno delle iniziative di collaborazione tra musei e fondazioni per incentivare la circolazione delle opere e promuovere la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale. Un’occasione importante per mettere in dialogo la produzione bistolfiana con altri grandi nomi della scena italiana tra Otto e Novecento.

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