«La Casa di Riposo resti pubblica»: la difesa della Coalizione Civica
“Casale, davvero!” ha depositato una mozione per chiedere il suo mantenimento come struttura pubblica
CASALE MONFERRATO – I gruppi consiliari del Partito Democratico, “Casale Ci Siamo” e “Casale per i Giovani”, riuniti nella Coalizione Civica “Casale, davvero!”, hanno presentato un ordine del giorno per esprimere totale contrarietà alla trasformazione della Casa di Riposo di Casale Monferrato in fondazione e alla sua conseguente privatizzazione.
Le ragioni della contrarietà
Secondo i firmatari la struttura rappresenta un modello di eccellenza per l’assistenza a persone affette da patologie complesse. Negli anni ha integrato servizi fondamentali come il Centro diurno Mnemosine per soggetti con Alzheimer, ha ospitato il Centro di Accoglienza Notturna e ospiterà parte della futura Casa di Comunità.
La privatizzazione, sostengono i consiglieri, potrebbe portare alla perdita di personale qualificato, come infermieri e operatori socio-sanitari, attratti da realtà pubbliche. Inoltre, molte fondazioni attive nel settore sono oggi in forte crisi, con problematiche legate alla gestione e ai rapporti con le cooperative.
Criticità e soluzioni alternative
Si riconosce la necessità di un risanamento economico, ma si sottolinea che le cause principali sono da ricondurre alla crisi energetica legata al conflitto in Ucraina e al calo degli ospiti durante la pandemia. Oggi la situazione è migliorata.
La Coalizione propone invece di:
- Valorizzare la Fondazione Casa di Riposo legata all’eredità Giumelli per sostenere i servizi assistenziali.
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Intervenire sull’efficienza energetica, magari con progetti con le fondazioni bancarie.
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Riattivare iniziative sociali consolidate come il progetto “Mai soli”, utile sia ai cittadini sia per finanziare la struttura.
Un patrimonio da difendere
La Casa di Riposo, ricordano i firmatari, è parte integrante della storia assistenziale di Casale e perderla come ente pubblico significherebbe una sconfitta culturale e sociale. Con la differenza crescente tra le pensioni e le rette delle RSA, e con la mancata copertura dei costi da parte della Regione Piemonte, la situazione diventa insostenibile per molte famiglie.
Inoltre, l’esclusione delle RSA dal PNRR ha impedito l’accesso a risorse fondamentali per l’ammodernamento delle strutture.
Appello finale
Nel testo si chiede al Comune:
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Di sostenere il miglioramento dei servizi senza privatizzare.
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Di farsi promotore presso la Regione Piemonte per un aumento delle quote di partecipazione pubblica.
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Di difendere la Casa di Riposo come bene comune, assicurandone la continuità pubblica e la qualità dell’assistenza.