FdI Casale sullo Ius Scholae: «Tema nazionale, non priorità locale»
Politica
11 Luglio 2025
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La posizione

FdI Casale sullo Ius Scholae: «Tema nazionale, non priorità locale»

La sezione cittadina di Fratelli d’Italia esprime contrarietà alla discussione in Consiglio comunale

CASALE MONFERRATO – La sezione cittadina di Fratelli d’Italia prende posizione sul tema dello Ius Scholae, ritenendo inopportuna la discussione della mozione in Consiglio comunale. In una nota si invita a riflettere sull’utilità reale di affrontare localmente un argomento di competenza statale, già più volte oggetto di confronto a livello nazionale.

Il documento assume la forma di una lettera aperta, che intende superare la retorica politica per aprire un dialogo sui temi di attualità e sulla pertinenza delle sedi istituzionali.

«Parlare oggi di Ius Scholae non ha utilità né senso nel nostro contesto civico», si legge nella nota, che sottolinea come il tema della cittadinanza sia stato già oggetto di valutazione a livello parlamentare e anche referendario. Il riferimento è al rigetto della proposta di referendum sulla cittadinanza, avvenuto solo poco fa, indicato da FdI come espressione chiara della volontà democratica.

La sezione casalese del partito sottolinea che non si tratta di un rifiuto ideologico, ma di una questione di pertinenza istituzionale: «Il Consiglio comunale non può e non deve trasformarsi in una sede di dibattito su materie che spettano al Parlamento».

I dati ufficiali: Italia già tra i Paesi più attivi

FdI Casale richiama anche i dati pubblicati dal portale ufficiale in data 19 marzo 2024, da cui emergerebbe che l’Italia si colloca tra i primi Paesi europei per numero di nuove cittadinanze concesse. Il confronto con Germania, Spagna e Francia – secondo la nota – dimostrerebbe l’adeguatezza dell’attuale normativa italiana, già capace di rispondere a criteri di integrazione in linea con gli standard europei. «Se i numeri ci vedono già in posizione avanzata – si domanda FdI – perché cambiare?».

Un dibattito tardivo e fuori contesto

Secondo la sezione cittadina del partito, la mozione appare anche tempestivamente discutibile: «Perché affrontare oggi lo Ius Scholae, dopo due anni e mezzo dall’insediamento del governo Meloni? Perché non lo si è fatto con i precedenti governi a guida Pd?». Domande che – secondo FdI – lasciano trasparire una volontà più mediatica che sostanziale, utile a “farsi notare” ma poco connessa alle esigenze concrete dei cittadini.

La nota si conclude con un appello alla politica locale a concentrarsi sulle priorità reali della comunità, come sicurezza, trasporti, politiche familiari e servizi pubblici: «Il Consiglio comunale deve restare uno strumento operativo, non uno spazio per battaglie simboliche».

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