Casale: la mozione sull’acqua pubblica, questa volta arriva dal centrosinistra
Politica
14 Luglio 2025
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La curiosità

Casale: la mozione sull’acqua pubblica, questa volta arriva dal centrosinistra

Dopo le scintille legate al ritiro di quella del centrodestra

CASALE MONFERRATO – La Coalizione Civica “Casale Davvero” ha presentato una mozione in Consiglio Comunale. Nulla di strano, nessun motivo per cui sorridere se non fosse che il tema, l’argomento, è la volontà di ribadire l’importanza della gestione pubblica dell’acqua e per chiedere un impegno concreto da parte dell’Amministrazione nel tutelare un servizio essenziale da tentativi di privatizzazione.

Sono passati pochi giorni da un’altra mozione sul tema, quella presentata dalla maggioranza a gennaio e ritirata, tra le polemiche e i battibecchi, nell’ultima seduta di consiglio comunale.

Il documento, depositato il 7 luglio, ricorda come l’acqua rappresenti un bene comune fondamentale, da sottrarre a logiche di profitto e da redistribuire equamente, soprattutto in favore dei territori periferici. A sostegno della posizione espressa, i consiglieri fanno riferimento al referendum del 12 e 13 giugno 2011, con cui milioni di cittadini italiani hanno espresso la volontà di mantenere pubblica la gestione del servizio idrico.

Il Comune di Casale ha storicamente gestito l’acqua in forma pubblica garantendo accesso al servizio, qualità dell’acqua e reinvestimento degli utili in infrastrutture e controllo del territorio. Questo modello, sottolineano i proponenti, ha contribuito a consolidare trasparenza, partecipazione e responsabilità da parte delle istituzioni locali, specialmente dopo l’episodio di inquinamento dell’acquedotto del 1994, che ebbe eco nazionale.

I firmatari chiedono che Casale Monferrato continui a difendere il modello pubblico, anche in relazione al nuovo assetto interprovinciale che vede la nascita di BCV Acque, la società costituita tra Biella, Casale e Vercelli.

I consiglieri ricordano che, nonostante il via libera dato il 28 febbraio 2025 dal Commissario Andrea Fluttero per la gestione pubblica da parte di BCV Acque, alcuni soggetti hanno avanzato opposizione. In particolare, il Comune di Vercelli, la società vercellese ASM (controllata in maggioranza dalla multiutility Ireti, a sua volta parte del gruppo Iren) e Ireti stessa hanno presentato ricorso contro l’assegnazione del servizio all’azienda pubblica. Una scelta che, secondo il centrosinistra casalese, mette a rischio la volontà popolare espressa nel referendum del 2011 e la continuità di un servizio pubblico efficiente.

L’impegno richiesto al Comune

La mozione impegna il Comune di Casale Monferrato a ribadire alla Regione Piemonte la volontà di mantenere la gestione pubblica dell’acqua potabile, continuando a garantirne la qualità. Si chiede inoltre di collaborare con le altre istituzioni pubbliche per assicurare investimenti nelle reti idriche, anche nelle zone servite da acquedotti di qualità inferiore rispetto a quello casalese.

La proposta invita l’Amministrazione a sostenere politiche di gestione sostenibile, dando a BCV Acque gli strumenti per competere con le grandi aziende a capitale privato che, secondo i firmatari, tendono a imporre logiche di mercato in contrasto con la normativa italiana. Infine, si sollecita il Comune a tutelare il diritto all’acqua come bene comune, attraverso politiche trasparenti e pubbliche.

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