Industria, c’è ancora incertezza ma come sempre si vuole investire
La Casa del Mutilato
Economia
Roberto Gilardengo  
17 Luglio 2025
ore
14:08 Logo Newsguard
Alessandria

Industria, c’è ancora incertezza ma come sempre si vuole investire

L'indagine congiunturale per il trimestre luglio settembre risente, come sempre, delle tensioni geopolitiche

ALESSANDRIA – La prima indagine congiunturale di Gian Paolo Aschero, neopresidente di Confindustria Alessandria, riprende il tema della precedente: l’incertezza dei mercati internazionali che risentono delle tensioni geopolitiche, l’allarme dazi lanciato dal presidente Usa Donald Trump, il riflesso sulle aspettative degli imprenditori del territorio che esprimono maggior prudenza, da qui a settembre, rispetto alla rilevazione del trimestre precedente.
“È un’economia di guerra – sottolinea Aschero – a cui siamo abituati. Per quanto riguarda i dazi, i continui cambiamenti di direzione creano problemi ai mercati e un’economia come quella attuale, così interconnessa, ne risente. Ma a me piace segnalare i dati positivi, come l’abbassamento dei tassi di interesse, il trend sugli investimenti che resta stabile, la competitività dell’export”.
Il presidente degli industriali lo fa notare: “Gli imprenditori alessandrini hanno la capacità di essere rapidi nel leggere le novità e adattarle alle esigenze delle loro aziende”.

La Casa del Mutilato e il velodromo

Leggendo i dati nel complesso, da rimarcare come gli indicatori che segnalano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti siano tutti in leggero calo. E questo vale per occupazione, produzione e ordini totali ed export. Nel dettaglio, la previsione dell’occupazione scende a -4 (nel trimestre scorso era a +6), la produzione è a -2 (era a +4), gli ordini totali precipitano a -2 da +9, gli ordinativi export, a fronte di una sostanziale tenuta, sono anch’essi in negativo: -1 (erano a +3).

Rimane sempre alta la percentuale di industriali che intende investire, il 71% e la previsione di ricorso alla cassa integrazione è sempre bassa, anzi in calo (passa dal precedente 5% all’attuale 2). Più in generale, come osserva Giuseppe Monighini, responsabile dell’Ufficio studi, “c’è la flessione fisiologica in coincidenza con la pausa estiva”.

Buone notizie dalla Casa del Mutilato, futura sede di Confindustria e della Fondazione Viva. Sono partiti i lavori del primo lotto ma anche quelli successivi hanno ottenuto il benestare della Soprintendenza e il restauro potrebbe concludersi nel 2026. Comer spiega il direttore Renzo Gatti, “abbiamo chiesto ai proprietari delle opere che non sono più all’interno della struttura la disponibilità a concederci il loro possesso, per custodirle e renderle fruibili alla cittadinanza”. E poi una novità: “Trovare qualcosa di grafico che ricordi lo storico velodromo della pista al cui interno è inserita la Casa”. Non si esclude un concorso di idee.
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