Gambero Rosso 2026, per la prima volta assaggi nel Monferrato
Economia
18 Luglio 2025
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11:59 Logo Newsguard
Vino

Gambero Rosso 2026, per la prima volta assaggi nel Monferrato

Oltre cento etichette in degustazione a Casale Monferrato per la prestigiosa guida enologica italiana

CASALE MONFERRATO – Si è tenuta per la prima volta nel Monferrato, nei giorni 10 e 11 luglio 2025, una sessione d’assaggio ufficiale per la Guida Gambero Rosso 2026, tra le più autorevoli pubblicazioni di settore in Italia e all’estero. La sede scelta per l’evento è stata l’Enoteca Regionale del Monferrato di Casale, su iniziativa del Consorzio Colline del Monferrato Casalese, promotore dell’iniziativa.

Sessione d’assaggio Gambero Rosso 2026: l’eccellenza monferrina sotto i riflettori

In blind tasting, i degustatori hanno valutato circa 115 etichette prodotte da una ventina di vigneron locali, relative ad annate comprese tra il 2017 e il 2024. Al centro dell’attenzione, le denominazioni tutelate dal Consorzio Colline del Monferrato Casalese: Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Grignolino del Monferrato Casalese DOC, oltre a un Gabiano DOC, accompagnati da Spumanti Metodo Classico, bianchi da vitigni internazionali e da un paio di Baratuciat.

Al banco d’assaggio, Gianni Fabrizio, co-curatore della guida, è stato affiancato dall’esperto Walter Pugliese e dal giovane winelover Filippo Donarini, con Federico Sassi dell’Enoteca Regionale alla mescita.

2024: un’annata di finezza, non di concentrazione

Fabrizio ha commentato l’esperienza con equilibrio e attenzione: “Abbiamo degustato vini fedeli alle rispettive annate, anche nei casi più complessi come il 2022 e il 2024. Se il 2022, caldo e siccitoso, faceva temere problemi di maturazione, i risultati hanno smentito queste preoccupazioni. Il 2024, invece, è stato freddo e piovoso, ma ha rivelato una resilienza agronomica sorprendente, soprattutto per il Grignolino: non un’annata di potenza, ma di grande finezza.”

Barbera in quantità, Grignolino in qualità

La Barbera ha rappresentato la quota prevalente dei campioni in assaggio, ma non senza qualche assenza illustre. Il Grignolino giovane ha conquistato con note di “pepe, rosa e frutta”, mentre il Monferace, più divisivo, è stato definito “interessante per molti, ma non per tutti”.

Tra le etichette bianche, spicca una batteria di Chardonnay eleganti e ambiziosi, mentre il Baratuciat, pur meno impattante del Timorasso, è segnalato come vitigno in forte ascesa nel Monferrato Casalese.

Verso la pubblicazione: più rigore per valorizzare l’eccellenza

Entro la prossima settimana saranno rese note le etichette finaliste. La selezione sarà ancora più rigorosa: “Abbiamo deciso di alzare l’asticella, privilegiando i criteri di eleganza, armonia ed equilibrio per valorizzare al meglio il patrimonio enologico locale”, ha concluso Fabrizio.

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