Casale, interrogazione per portare la mostra “Com’eri vestita?” in città
La Coalizione “Casale, Davvero!” chiede all’amministrazione di ospitare l’iniziativa promossa da Amnesty International contro la violenza di genere
CASALE MONFERRATO – Promuovere consapevolezza e rispetto attraverso l’arte e la testimonianza. È questo l’obiettivo dell’interrogazione presentata dai consiglieri della Coalizione “Casale, Davvero!” (Alice Russo prima firmataria), che propone di ospitare a Casale Monferrato la mostra “Com’eri vestita?”, curata da Amnesty International in collaborazione con Libere Sinergie.
La mostra – itinerante e già allestita in numerose città italiane – espone gli abiti indossati dalle vittime al momento della violenza, accompagnati dalle loro testimonianze. L’allestimento è ispirato al poema “What I was wearing” di Mary Simmerling e intende smantellare lo stereotipo secondo cui l’abbigliamento possa giustificare una violenza.
Un’iniziativa di forte impatto educativo
Nata nel 2013 in un’università del Kansas, “Com’eri vestita?” è oggi un’importante strumento educativo e culturale contro la violenza di genere. Con un linguaggio diretto e immediato, l’esposizione invita alla riflessione, coinvolgendo scuole, famiglie e cittadini.
“La mostra – scrivono i firmatari – si propone di denunciare stereotipi e pregiudizi sull’abbigliamento della vittima, sensibilizzare il pubblico sulla tematica della violenza sulle donne, promuovendo il rispetto e l’empatia”.
La richiesta alla Giunta
Con l’interrogazione, si chiede formalmente al Sindaco e all’Assessora competente di valutare l’organizzazione della mostra anche a Casale Monferrato, coinvolgendo gli istituti scolastici di primo e secondo grado, con l’obiettivo di favorire la parità di genere e contrastare discriminazioni e intolleranza.