Lega contro piano di riarmo UE, a Casale il PD replica sulle priorità

CASALE – Negli ultimi giorni è cresciuta la discussione politica intorno al piano di riarmo dell’Unione Europea, oggetto di critiche da parte della Lega. Secondo il Partito Democratico, le accuse del partito guidato da Matteo Salvini sarebbero infondate, in quanto la spesa per la difesa è esclusa dal Patto di Stabilità e può essere coperta tramite indebitamento, senza incidere su sanità e istruzione.

Matteo Philippe, membro direttivo del PD di Casale Monferrato, ha definito «palese contraddizione» l’atteggiamento della Lega, che si oppone al piano di riarmo dell’Unione Europea ma sostiene «un’opera faraonica e dal ritorno incerto come il ponte sullo Stretto». L’esponente democratico ha ricordato che l’opera avrebbe un costo stimato tra i 14 e i 18 miliardi di euro, a carico delle famiglie italiane.

Philippe ha proposto di destinare eventuali fondi disponibili a settori come la sanità e l’istruzione. «Se davvero disponiamo di 18 miliardi da spendere, perché non investirne 9 nella sanità e 9 nell’istruzione e innovazione?», ha dichiarato, sottolineando come questi ambiti possano stimolare la domanda interna, sostenere l’economia e contrastare la fuga dei cervelli.

Per Philippe, il problema non è la mancanza di risorse, ma il loro utilizzo: «Il problema è come vengono spesi. Ed è su questo che la politica dovrebbe confrontarsi seriamente, smettendo di inseguire slogan e promesse elettorali vuote e iniziando a investire davvero nel futuro del Paese».