Tutti i vincitori di Venezia 82
Si è ufficialmente te conclusa - dopo undici giorni intensi di proiezioni ed eventi speciali - l'82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, in programma al Lido dal 27 agosto al 6 settembre, sotto la direzione di Alberto Barbera.
I premi sono stati attribuiti dalla Giuria Internazionale presieduta dal regista e sceneggiatore statunitense Alexander Payne e composta da Stéphane Brizé, Maura Delpero, Cristian Mungiu, Mohammad Rasoulof, Fernanda Torres e Zhao Tao.
Tra i premi collaterali, il Leoncino d’Oro e la segnalazione Cinema for Unicef a “The Voice of Hind Rajab” di Kaouther Ben Hania; il Soundtrack Stars Award a “Duse” di Pietro Marcello con una superlativa Valeria Bruni Tedeschi; la menzione speciale per “La Grazia” di Paolo Sorrentino. I Premi alla carriera hanno reso omaggio a Kim Novak e Werner Herzog.
Jim Jarmusch Leone d’Oro
Il Leone d’Oro ha laureato il regista statunitense Jim Jarmusch, a sei anni dal suo ultimo lavoro, “I morti non muoiono”. In “Father Mother Sister Brother” la giuria veneziana ha premiato il talento visionario, lo stile autoironico e surreale e il talento narrativo di Jarmusch, che ha scelto in quest’opera suddivisa in tre capitoli di trattare il delicato tema dei rapporti tra genitori e figli.
Di tutto rispetto il cast, nel quale spiccano Tom Waits, Charlotte Rampling, Cate Blanchett e Vicky Krieps. Nel corso della premiazione Jarmusch ha dichiarato: «Venezia celebra la diversità nel cinema. Questa città è il luogo di nascita di Vivaldi, di Casanova, ma anche di Terence Hill. L’arte non deve necessariamente parlare di politica per essere politica. L’empatia è il primo modo per sistemare i problemi che stiamo affrontando».
Jim Jarmusch e il cast del film
Il Leone d’Argento alla regista tunisina Kaouther Ben Hania
“The Voice of Hind Rajab”, il film della regista tunisina Kaouther Ben Hania, ha ottenuto il Leone d’Argento. La pellicola racconta l’omicidio di Hind Rajab, una bambina palestinese di cinque anni uccisa nel gennaio 2024 dall’esercito israeliano insieme a sei familiari e due paramedici della Mezzaluna rossa, mentre era in corso l’invasione israeliana della striscia di Gaza.
Nel ricevere il premio la regista ha sottolineato: «Dedico il premio alla Mezzaluna palestinese e a tutti quelli che rischiano la vita per salvare vite a Gaza, cercano di ascoltare voci che non trovano risposta come quella di Hind e continuerà finché qualcuno non si prenderà responsabilità di quello che sta accadendo. Il cinema non ce la riporterà e non oscura le atrocità commesse, ma il cinema può conservare la sua voce perché la sua storia non è solo sua ma tragicamente di un popolo che subisce un genocidio da parte dell’esercito israeliano. Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questo film, spero che il mondo non si dimentichi che la storia di Hind è solo una tra quelle di migliaia di bambini che devono essere salvati».
La tragedia di Gaza è tornata più volte nei discorsi della serata di premiazione, che si è chiusa con un videomessaggio di Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme: «Stiamo vivendo un clima di odio profondo, sempre più radicale tra le due popolazioni israeliana e palestinese. La violenza a cui stiamo assistendo è il risultato di anni di linguaggio violento. Questa guerra deve finire quanto prima, è tempo di fermarla. Ma la fine della guerra non segnerà la fine del conflitto, solo delle ostilità. Dobbiamo creare una narrativa diversa».
Kaouther Ben Hania con il premio
La coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Toni Servillo
Il nostro grande interprete è stato ricompensato con la Coppa Volpi per la sua interpretazione del Presidente della Repubblica Mariano De Santis in “La Grazia” di Paolo Sorrentino, uno dei film più attesi della Mostra.
Servillo ha commentato: «Sono molto felice, cercherò di essere molto rapido. Ringrazio Paolo Sorrentino perché questo presidente della Repubblica è una tua creazione, ma io ho cercato di servirti per quello che posso. Riguardo Manuela, Edoardo e Tommaso, voi sapete perché. E sento anche a nome di un sentimento che tutto il cinema italiano prova in questo momento di esprimere la mia ammirazione per chi oggi ha deciso di mettersi in mare, raggiungere la Palestina e portare un segno di umanità in una terra in cui quotidianamente l’umanità è vilipesa».
Toni Servillo con la Coppa Volpi
Xin Zhilei vince la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è andata a Xin Zhilei per “Rì guà zhōng tiān” (The Sun Rises on Us All) di Cai Shangjun. «Ringrazio la Mostra del Cinema di Venezia, ringrazio tutti», ha dichiarato. «Mi sembra di essere in un sogno. Sono molto fiera oggi di essere su questo palco e per il cinema cinese. In passato sono stata presa in giro, ma oggi sono molto felice di essere un’attrice cinese. Ringrazio mia madre e le giovani ragazze che vogliono fare queste mestiere».
Xin Zilei con la Coppa Volpi
Premio speciale della giuria a Gianfranco Rosi
Il documentarista Gianfranco Rosi (già vincitore del Leone d’Oro nel 2013 con “Sacro Gra”) si è aggiudicato il Premio speciale della giuria con “Sotto le nuvole”: girato in bianco e nero, il film è un ritratto rigoroso ma anche affettuoso e poetico della Napoli colta dallo sguardo del regista.
«Sono salito sul palco 12 anni fa – ricorda Rosi – e non avevo preparato nulla, questa volta sono più preparato. E’ la terza volta in concorso con un mio documentario e per me è straordinario ed una grande emozione essere qui. In questa mostra erano presenti quindici documentari, a dimostrazione di essere avamposto e forma di resistenza. Il nostro compito è anche testimoniare le atrocità del nostro mondo, condivido questo premio con tutti loro».
Gianfranco Rosi
Benedetta Porcaroli e Giacomo Covi miglior attori nella sezione Orizzonti
Nella sezione Orizzonti il premio per la miglior interpretazione maschile è andato a Giacomo Covi per il film “Un anno di scuola” di Laura Samani, mentre per la miglior interpretazione femminile ne “Il rapimento di Arabella” di Carolina Cavalli è stata premiata Benedetta Porcaroli, che ha commentato: «Grazie per questo premio bellissimo. Quando ho ricevuto la chiamata ero nell’hotel vicino a dove abbiamo girato.
“Questa non può essere solo una coincidenza”, direbbe il mio personaggio. Carolina non so come ringraziarti, per la nostra amicizia e per il tuo talento. Grazie a te sono diventata più indulgente con me stessa nonostante viviamo in un mondo che ci indica parametri irragiungibili. Dedico questo premio con tutto il mio amore ai nostri amici che sono sulla Flottilia, ci ricordano che non è tutto finito e che c’è un motivo per alzarsi al mattino che si chiama umanità».