I Tramontana: “Nati e cresciuti fuori moda. E fieri di esserlo”
La band del Monferrato si racconta in vista del PeM Music Contest 2025
MIRABELLO – Venerdì 12 settembre, alle ore 21, il Country Sport Village di Mirabello Monferrato ospiterà la finale della quarta edizione del Pem Music Contest, rassegna musicale ideata da Enrico Deregibus e dedicata ai talenti emergenti della provincia di Alessandria.
Tra i quattro finalisti in gara anche i Tramontana, band nata nel cuore del Monferrato, ma con lo sguardo rivolto ben oltre i confini locali. Con un sound fresco e testi profondi, i Tramontana portano sul palco la loro identità senza compromessi.
Il concorso, vedrà sfidarsi quattro progetti musicali della provincia di Alessandria: Alo Eazy, Liv, I Manifesti e appunto I Tramontana. In palio, oltre al giudizio di una giuria tecnica, anche un premio popolare assegnato dai giovani presenti tra il pubblico. Ospite speciale della serata sarà Mabi, vincitrice dell’edizione 2024.
Abbiamo parlato con Luca Civitillo, chitarrista e voce nei cori della band, per conoscere meglio il loro percorso, la loro musica e cosa si aspettano dalla serata di domani.
I Tramontana: un’amicizia lunga più di dieci anni
I Tramontana nascono ufficialmente nel 2020, ma le loro radici sono più profonde. Tre dei quattro membri suonano insieme dal 2012, e la formazione attuale è attiva dal 2017.
La band è composta da:
-
Alessandro Demaria (voce, chitarra)
-
Matteo Carenzo (voce, basso)
-
Luca Ansaldi (batteria, cori)
-
Luca Civitillo (chitarra, cori)
Uniti da una lunga amicizia e dalla passione condivisa per la musica, I Tramontana hanno costruito un progetto solido e personale, che negli anni li ha portati a suonare in diverse regioni italiane, con un tour di oltre 40 date a seguito del loro album Complicarsi la vita (2022).
“Ci ispiriamo alla provincia americana del Middlewest. Quella musica fatta di chitarre aperte, testi malinconici, atmosfere intime”, sottolinea Luca Civitillo.
I Tramontana portano in Italia un’estetica sonora che unisce melodie limpide e testi impegnati con arrangiamenti spesso complessi e contaminazioni math rock (tapping, tempi dispari, strutture non convenzionali).
Ma c’è anche molto Monferrato, nel loro modo di fare musica: una voglia di raccontare la provincia, le sue luci e le sue ombre, con sincerità e senza finzioni.
I brani scelti per la finale
Sul palco del PeM presenteranno due brani, ognuno legato a un aspetto del loro percorso:
- Anomalocaris, ispirato a un animale preistorico, è una metafora della solitudine come rifugio. Una riflessione sul bisogno di isolarsi, di restare fedeli a sé stessi in un mondo che spesso impone la socialità.
- Kawasaki, il pezzo con cui chiudono ogni concerto. Prende il nome dalle famose scarpe da ginnastica simbolo del conformismo adolescenziale. Qui diventano il simbolo del loro essere “fuori moda” e fieri di esserlo.
“Nessuno di noi ha mai avuto le Kawasaki. La canzone è un manifesto: accettarsi per come si è, senza omologarsi”.
Il loro album si intitola proprio Complicarsi la vita, e non è un caso.
“Fare musica oggi è difficile. Nessuno di noi vive di questo. Ma è quello che ci fa sentire vivi, anche se abbiamo tutti lavori diversi, poco tempo e mille difficoltà.”
Il gruppo è molto attivo anche fuori dalla provincia, con una forte presenza live soprattutto a Torino. E proprio per questo la partecipazione al PeM ha un sapore speciale.
“Suonare a casa nostra è sempre bello. Occasioni come questa, in cui si fa rete con altri musicisti del territorio, sono rare. E vanno celebrate – conclude Luca – Più che competizione, cerchiamo aggregazione. Conosciamo già alcune delle altre band in gara, e ci fa piacere condividere questa esperienza. Per noi, il PeM è un momento di musica, comunità e resistenza culturale in provincia”.
