Una mozione per la Palestina in Consiglio Comunale a Casale
Il documento redatto da “Casale, Davvero!”
CASALE MONFERRATO – È stata protocollata nei giorni scorsi una mozione con la quale i consiglieri comunali della coalizione “Casale, Davvero!” (prima firmataria la dem Ramona Bruno) chiedono al Comune di adottare una posizione ufficiale a sostegno del popolo palestinese, nel contesto del conflitto in corso nella Striscia di Gaza.
La mozione, intitolata “Per il popolo palestinese e lo Stato di Palestina. Cessi ogni supporto al Governo di Israele fino al ripristino della pace e della giustizia”, è stata firmata da Pd, Casale Ci Siamo e Casale per i Giovani.
Il testo, articolato in una lunga premessa e numerose richieste operative, ripercorre gli sviluppi recenti del conflitto a Gaza citando atti delle Nazioni Unite, dati di organizzazioni umanitarie e interventi istituzionali europei. Tra le considerazioni principali:
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la Costituzione italiana all’articolo 11, che ripudia la guerra;
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le gravi conseguenze umanitarie del conflitto in corso;
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i mandati di arresto della Corte Penale Internazionale per crimini di guerra;
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l’approvazione della risoluzione ONU del 9 maggio 2024, che riconosce alla Palestina lo status di Stato membro qualificato;
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l’impegno già assunto dal Parlamento italiano nel 2015 per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
L’impegno chiesto
I firmatari chiedono al Comune di: sostenere pubblicamente un cessate il fuoco immediato, unirsi agli appelli umanitari internazionali, non avviare collaborazioni istituzionali con l’attuale governo israeliano, invitare Regione Piemonte, Governo e Unione Europea a promuovere soluzioni diplomatiche per il riconoscimento dello Stato di Palestina, sospendere ogni forma di commercio e collaborazione in ambito militare con Israele, in linea con la normativa italiana e internazionale; e trasmettere il documento a Regione, Governo, Parlamento Europeo, Anci e Ministero degli Esteri.
«Casale Monferrato – dichiarano i consiglieri della minoranza – non può restare in silenzio di fronte a crimini di guerra e violazioni dei diritti umani sotto gli occhi del mondo. Chiediamo che il Comune diventi promotore attivo, in dialogo con Regione e Governo, affinché l’Italia abbandoni ogni complicità e scelga la strada della pace, della giustizia e della solidarietà».