Anpi Bergamo a Casale per omaggiare la Banda Tom e la Resistenza
Società
21 Settembre 2025
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Il ricordo

Anpi Bergamo a Casale per omaggiare la Banda Tom e la Resistenza

Quattro sezioni in visita nei luoghi della memoria partigiana: dalla Cittadella a Villadeati, in ricordo dei caduti per la libertà

CASALE MONFERRATO – Domenica 7 settembre una delegazione composta da circa cinquanta soci di quattro sezioni dell’Anpi della provincia di Bergamo ha fatto tappa a Casale Monferrato, scelta come meta del viaggio annuale nei luoghi della memoria partigiana e antifascista.

A partecipare sono stati i rappresentanti delle sezioni: “Medaglia d’oro Angelo Gotti e Martiri Petosino” Colli di Bergamo, “G. Giupponi ‘Fuì’” della Valle Brembana, “Medaglia d’oro Vittorio Gasparini e Ercole Piacentini” di Albino e “Anna Papis” di Valle Imagna.

La scelta di Casale Monferrato è legata alla storia della Banda Tom e al sacrificio dei tredici giovani partigiani fucilati nella Cittadella da fascisti e truppe naziste, evento simbolo della Resistenza casalese.

Un percorso nei luoghi della memoria

Gli ospiti hanno seguito l’itinerario della Banda Tom da piazza Mazzini alla Cittadella, accompagnati da letture a tappe a cura del Collettivo Teatrale. Si tratta dello stesso percorso della memoria proposto ogni anno alle scuole del territorio dall’Anpi di Casale, per far conoscere la storia di quei tredici ragazzi che «hanno scelto di stare dalla parte giusta della storia». Tra loro anche un giovane soldato inglese, il cui vero nome è Derbyshire, artigliere dell’Esercito britannico, e non aviere, come precedentemente ritenuto. Questo aggiornamento è frutto di una ricerca congiunta tra l’Anpi casalese, l’Anpi londinese e il colonnello Gerardo Severini, già direttore del Museo storico della Guardia di Finanza e storico militare.

Dalla Cittadella a Villadeati: memoria e resistenza

Nel cortile della Cittadella, davanti alla lapide dedicata alla Banda Tom e al partigiano Gaetano Molo, fucilato il 13 giugno 1944, è stato ricordato anche l’impegno delle resistenze internazionali, in particolare quella cilena contro il regime di Pinochet, evocata dagli alberi piantati simbolicamente in quel luogo. La visita si è conclusa con l’esecuzione del canto “Bella ciao”, a cura del Collettivo Teatrale.

Nel pomeriggio, la comitiva si è spostata a Villadeati, dove è stato ricordato il sacrificio di don Camurati e di dieci capifamiglia uccisi dai nazifascisti per rappresaglia nell’ottobre 1944. A fare da guida il Sindaco Angelo Ferro, che ha raccontato la vicenda ripercorrendo le vie del paese, dove ancora si leggono scritte partigiane sui muri, fino alla chiesa di San Remigio, dove è conservato il breviario di don Camurati, forato da una pallottola.

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