Casale, riaperta la chiesa di San Michele dopo il restauro
Il costo complessivo del progetto è stato di 208.353 euro
CASALE MONFERRATO – È stata riaperta ufficialmente la chiesa di San Michele, al termine di un importante intervento di restauro e consolidamento, celebrato sabato 27 settembre con una messa presieduta dal Vescovo Gianni Sacchi e da Monsignor Francesco Mancinelli.
Alla presenza di oltre trenta membri dell’Arciconfraternita di San Michele, proprietaria dell’edificio, la cerimonia si è svolta in prossimità della festa dei Santi Arcangeli, occasione in cui sono stati accolti due nuovi confratelli con una suggestiva vestizione.
Durante la celebrazione, il Priore Giovanni Riccardi Candiani ha ringraziato le autorità presenti e i professionisti coinvolti nei lavori, elencati dall’architetto Raffaella Rolfo, direttrice dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e responsabile del procedimento.
I lavori alla chiesa di San Michele
Il cantiere, avviato il 20 maggio 2024, ha riguardato il consolidamento statico nella cripta seminterrata, dove erano presenti cedimenti strutturali, in particolare sul lato destro. I lavori hanno incluso uno scavo archeologico, i cui risultati saranno consegnati alla Soprintendenza.
In copertura, è stato effettuato un restauro conservativo, con risanamento del lanternino della cupola, bonifica del sottotetto e consolidamento dell’orditura lignea. È stato inoltre rifatto il manto di copertura e le lattonerie.
All’interno, si è intervenuti sul fianco di via Sant’Evasio con il consolidamento degli intonaci, il fissaggio degli stucchi e la risarcitura delle fessurazioni.
Il costo complessivo del progetto è stato di 208.353 euro. È stato coperto dalla confraternita di San Michele (15.353,00 euro), dai contributi 8xMille alla Chiesa Cattolica (117.000,00 euro), da Fondazione CRT (32.000,00 euro) e si è in attesa del versamento del contributo del Ministero della Cultura (44.000,00 euro).
Durante l’inaugurazione, il Priore Riccardi Candiani ha annunciato che la chiesa di San Michele sarà riaperta alla collettività nella primavera 2026 con un progetto di valorizzazione, in collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi.