Comitato Alluvionati: “Serve chiarezza sui lavori dell’argine Casale-Morano”
Il C.AL.CA. scrive ad AIPO chiedendo trasparenza sui progetti di sicurezza idraulica e denuncia ritardi e mancate comunicazioni sui finanziamenti
CASALE MONFERRATO – In occasione del 25° anniversario dell’alluvione del 2000, il Comitato Alluvionati del Casalese (C.AL.CA.) ha inviato una nuova lettera all’Agenzia Interregionale del Fiume Po (AIPO), sollecitando informazioni e maggiore trasparenza sui lavori di adeguamento dell’argine Casale-Morano.
Nel documento indirizzato al direttore generale Gianluca Zanichelli, al dirigente Luca Franzi e agli uffici territoriali di Alessandria e Casale, il Comitato lamenta la mancanza di “risposte concrete ed esaurienti” alle domande poste il 25 settembre riguardo all’avvio dei lavori di rialzo arginale, definendo “più che giustificata” la propria preoccupazione.
“Informazione e collaborazione trasparente”
Il Comitato Alluvionati del Casalese sottolinea che non è suo compito consultare l’“Amministrazione Trasparente” per ottenere aggiornamenti, ma che Aipo dovrebbe garantire una “informazione e collaborazione trasparente”.
Nel documento si evidenzia come, secondo studi AIPO e dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Po, in alcuni tratti del territorio casalese i franchi arginali risultino ridotti o negativi, una situazione definita “preoccupante” dal Comitato.
«Sono passati 25 anni dall’alluvione del 2000 – scrive il portavoce Massimo De Bernardi – ma cambiano gli attori, non il copione. Se viene riconosciuto che il sistema arginale è inadeguato, non si capisce perché non si sia intervenuti prima».
I nodi dei finanziamenti e della sicurezza
Il Comitato C.AL.CA. segnala che AIPO avrebbe saputo già dal 2021 della necessità di un intervento di adeguamento, come dimostrerebbe l’“ordine di servizio” del 23 settembre 2021, ma che i finanziamenti da 10 milioni di euro sono stati richiesti solo recentemente e non risultano ancora disponibili.
«I fondi per la ciclovia Ven-To e per la rinaturazione del Po sono stati trovati – scrive il Comitato – ma per l’argine Casale-Morano si attende ancora. Se dovessero verificarsi nuovi eventi critici, quali giustificazioni verrebbero date ai cittadini?»
Richiesta di accesso agli studi idraulici
Nella lettera viene anche richiesto di poter visionare e ottenere copia dello “Studio AL-E-1770 – Modellazione idraulica propedeutica alla definizione di un nuovo assetto del tratto di Po casalese”, concluso nel 2022 e noto come Studio Marazzina, che definisce i livelli di sicurezza idraulica tra la foce della Dora Riparia e quella del Sesia.
«La sicurezza idrogeologica riguarda direttamente 8.000 persone, un quarto della popolazione di Casale – conclude De Bernardi –. Chiediamo rispetto, trasparenza e collaborazione: non vogliamo che si ripetano rischi ed evacuazioni come nel passato».