Il Partito Democratico critica la gestione dei rifiuti a Casale
Politica
20 Ottobre 2025
ore
08:47 Logo Newsguard
L'intervento

Il Partito Democratico critica la gestione dei rifiuti a Casale

Il circolo cittadino denuncia la scarsa raccolta differenziata e l’assenza di politiche virtuose

CASALE – Il Partito Democratico di Casale Monferrato interviene sul tema della raccolta dei rifiuti, esprimendo preoccupazione per la situazione attuale e criticando la mancanza di politiche virtuose da parte dell’amministrazione comunale.

L’intervento segue le considerazioni del presidente di Cosmo Spa Guido Gabotto, che nei giorni scorsi, analizzando i dati, ci aveva riferito di un trend negativo.

Casale Monferrato risulta l’unico Comune con una raccolta differenziata inferiore al 60%, attestandosi al 59,29% a metà giugno 2025, contro una media consortile del 65,63%. I dati peggiorano a fine settembre: Casale è al 59,11%, e la media consortile (44 Comuni), a 65,06%.

Il partito evidenzia inoltre che il rifiuto medio per abitante nella città si attesta oltre i 200 kg annui, più del doppio rispetto ai Comuni più virtuosi del territorio.

La Regione Piemonte, per il 2025, ha fissato obiettivi precisi: 70% di raccolta differenziata e 126 kg di rifiuti prodotti per abitante su base annua. «Si tratta di dati forse complessi per i non addetti ai lavori, ma che parlano chiaro: non da oggi la Città di Casale Monferrato manca del tutto di una politica virtuosa di contenimento della produzione di rifiuti», si legge nella nota del Partito Democratico.

Il circolo sottolinea di aver «denunciato da anni il degrado di alcune aree urbane, anche centrali e turistiche, e l’accumulo di rifiuti ingombranti che si trasformano in discariche abusive».

Il Pd aggiunge: «Confidiamo che, se ora la denuncia e la preoccupazione giungono forti e chiare anche da esponenti di rilievo della maggioranza, qualcuno – l’assessore all’Ambiente in primis – se ne faccia finalmente carico. O si accuserà ancora una volta l’opposizione di sterile polemica?».

La nota si conclude con un monito: «Il danno per la città non è solo l’aumento tariffario, conseguenza del mancato raggiungimento degli obiettivi di legge, ma anche una città meno pulita e una capitale che non dà proprio il buon esempio».

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