All’Istituto Luparia di Rosignano nascono i nuovi assaggiatori Onav
Società
4 Novembre 2025
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Formazione

All’Istituto Luparia di Rosignano nascono i nuovi assaggiatori Onav

Avviato il corso dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino: studenti del corso di Viticoltura ed Enologia protagonisti di un percorso tra tecnica e passione

ROSIGNANO MONFERRATO – All’Istituto tecnico agrario “Vincenzo Luparia” di San Martino di Rosignano i calici si alzano per imparare. È infatti iniziato il corso ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), che accompagna gli studenti del corso di Viticoltura ed Enologia alla scoperta della degustazione professionale e della cultura del vino.

Un percorso che unisce rigore tecnico e passione, trasformando i giovani in futuri esperti capaci di riconoscere, valutare e raccontare la complessità sensoriale di ogni calice.

Un viaggio tra aromi, colori e sensazioni

Durante le lezioni, guidate da relatori ONAV e docenti specializzati, gli studenti imparano a distinguere i profumi, interpretare i colori e cogliere le sfumature che ogni vino esprime.
«Assaggiare non è bere: è conoscere» – ha spiegato uno dei formatori ONAV, introducendo i ragazzi all’analisi organolettica – «dietro ogni vino ci sono il territorio, la storia e il lavoro dell’uomo».

Il corso, che si concluderà a dicembre con la consegna degli attestati, coinvolge circa venti studenti, per i quali rappresenta una tappa formativa preziosa nel percorso di crescita professionale e personale.

L’inaugurazione e i protagonisti

Alla prima lezione, condotta dall’enologo Gianluigi Corona, erano presenti i consiglieri ONAV Luca Gioanola, Rino Apicella e Alessandro Besozzi, che hanno collaborato all’organizzazione e alla riuscita dell’iniziativa.

Hanno partecipato anche il sindaco di Rosignano Monferrato Cesare Chiesa, il segretario dell’Ente Morale Claudio Degiovanni – che ha sostenuto la partecipazione degli studenti – e il vicepreside del Luparia Ferruccio Battaglia.

«Per noi è un’occasione straordinaria – raccontano Agnese Villa e Cristina Brezza della classe quinta A – perché ci permette di mettere in pratica ciò che studiamo e di scoprire il vino con occhi nuovi. L’analisi sensoriale ci ha insegnato quanto il condizionamento esterno possa influenzare la percezione».

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