Fondazione Aleramo, il centrosinistra chiede chiarezza alla Giunta
La minoranza denuncia inefficienze, costi e vuoti di governance nella gestione dell’Ente
CASALE MONFERRATO – Nuova presa di posizione da parte dei consiglieri comunali di minoranza sul tema della Fondazione Aleramo. In una nota congiunta, gli eletti della coalizione Casale, Davvero contestano la risposta ricevuta dalla Giunta comunale in merito all’interrogazione sull’ente partecipato, ritenendola insufficiente e preoccupante.
Secondo i consiglieri, la replica dell’Amministrazione «conferma ciò che da tempo era evidente: la Giunta ha permesso che un Ente partecipato, poco attivo e attualmente in perdita, consumasse risorse pubbliche». Una gestione, affermano, «che smentisce le dichiarazioni ricorrenti sulla riduzione dei costi e l’efficienza amministrativa».
Interrogativi senza risposta
I firmatari evidenziano come la Giunta non abbia risposto alla domanda centrale: quale sia stata l’utilità della Fondazione Aleramo negli anni passati e quale funzione possa assolvere oggi. «C’è il diritto di sapere – si legge nella nota – quali risultati tangibili abbia prodotto per la comunità».
Altro punto critico sollevato riguarda la posizione del Direttore della Fondazione. I consiglieri chiedono se, in un ente con attività ridotta e bilanci in perdita, il Direttore abbia continuato a percepire lo stipendio nel 2024 e nel 2025, sollevando dubbi sulla coerenza con l’obiettivo dichiarato di contenere i costi pubblici.
Governance assente e mancato intervento
I consiglieri segnalano inoltre una situazione di vuoto nella governance della Fondazione Aleramo: «Disavanzi nei bilanci 2021, 2022 e 2023, riduzione del patrimonio, dimissioni nel CdA e nel Collegio Sindacale – senza che il Comune, socio fondatore, sia intervenuto». Viene anche ricordato che il socio ha l’obbligo di convocare l’assemblea per la sostituzione dei membri dimissionari, cosa che non è avvenuta.
Nella nota si osserva che l’attuale Presidente di Energica (Paolo Secco, mai esplicitamente menzionato ndr) è anche Presidente della Fondazione Aleramo, restando in carica “in prorogatio”, ovvero oltre la scadenza formale del mandato, ulteriore elemento di fragilità istituzionale.
Infine, i consiglieri giudicano generica l’affermazione dell’Amministrazione secondo cui «si stanno valutando iniziative» per la riorganizzazione dell’Ente: mancano criteri, azioni e tempistiche.
Alla luce della situazione, i firmatari chiedono alla Giunta di chiarire se la Fondazione Aleramo debba essere rilanciata, riorganizzata o messa in liquidazione, ricordando che il deposito del quarto bilancio in perdita potrebbe portare a un’azione formale in tal senso.