Casale, la minoranza chiede un consiglio comunale aperto sulla crisi IBL
L'ordine del giorno firmato da forze partitiche e civiche della coalizione "Casale davvero"
CASALE – La coalizione di minoranza Casale Davvero lancia l’allarme sulla difficile situazione industriale del territorio monferrino e chiede la convocazione urgente di un Consiglio Comunale aperto. L’iniziativa coinvolgerebbe rappresentanti sindacali, organizzazioni industriali, parlamentari e istituzioni, con l’obiettivo di affrontare la crisi e trovare soluzioni concrete.
Secondo la minoranza, il territorio sta subendo gli effetti dell’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti, mentre la deindustrializzazione degli ultimi 20 anni ha già colpito settori strategici: «Oggi la situazione più critica riguarda il freddo industriale e le macchine per l’imballaggio, con aziende che ricorrono a cassa integrazione o sospendono contratti di somministrazione. Alcune imprese hanno già chiuso, tra cui Silplaster, IMS, Gimar e Hegen».
Pretesto di questo Odg è la crisi che de mesi sta attraversando il gruppo IBL, che aveva garantito continuità produttiva per 35 lavoratori ma ora trasferisce la produzione in Ungheria, lasciando 130 dipendenti senza lavoro e con gravi difficoltà di ricollocazione.
La minoranza chiede al Comune di intercedere presso istituzioni e aziende per:
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Garantire il pagamento e, se necessario, la proroga della CIGS in scadenza a dicembre;
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Assicurare il rispetto degli accordi sindacali già firmati;
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Favorire percorsi di ricollocazione e formazione per i lavoratori;
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Verificare fino all’ultimo la possibilità di continuità aziendale.
L’obiettivo è sostenere le imprese locali, creare nuove opportunità di lavoro e rilanciare il distretto industriale casalese, evitando un ulteriore peggioramento della situazione occupazionale.