Casale, Deambrogio contro i tagli europei: “Il riarmo pesa sull’agricoltura”
Alberto Deambrogio
Politica
4 Dicembre 2025
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11:21 Logo Newsguard
Il commento

Casale, Deambrogio contro i tagli europei: “Il riarmo pesa sull’agricoltura”

Nuovo intervento del segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista

CASALE – Nuova invettiva del segretario regionale del Partito di Rifondazione Comunista, Alberto Deambrogio, che punta il dito contro i decisori politici per la gestione dell’agricoltura:

«Da giorni si susseguono le dichiarazioni delle organizzazioni agricole in vista di una manifestazione a Bruxelles il prossimo 18 dicembre per contestare i tagli di bilancio europeo 2028-2034. I cambiamenti in vista sono numerosi, compresa la creazione di un fondo unico che riguarderebbe non solo l’agricoltura, ma anche energia e difesa. Con circa 300 miliardi di euro, pari al 15% del bilancio totale, la PAC toccherebbe il minimo storico delle risorse».

Deambrogio continua: «Sarebbe fondamentale cogliere il nesso tra questi tagli e la politica di riarmo europea: costruire il nemico e nuove armi anche se non c’è, o fare politiche agricole degne di questo nome? In sede nazionale, con il Ministro Lollobrigida, e in sede regionale con l’assessore Bongioanni, nessuno smentisce la smania riarmista con la sua fame di soldi. Anche le più grandi organizzazioni agricole non intervengono. Il risultato è una convergenza positiva sulle scelte di governo, ma con effetti deleteri sul settore».

Sul territorio piemontese, Deambrogio sottolinea il problema delle aree marginali, collinari e montane, e di quelle idrogeologicamente fragili: «Le decisioni della Giunta Bongioanni di stabilire limiti di superficie (1 ettaro) e contributo minimo (1.500 euro) per le misure agroambientali hanno escluso molte aziende viticole e frutticole sotto i 5 ettari e nel settore cerealicolo/foraggero quelle oltre i 10 ettari. Se si voleva mettere in difficoltà l’agricoltura, ci sono riusciti perfettamente».

Conclude Deambrogio: «Come Rifondazione sosterremo le rivendicazioni degli agricoltori, affinché il governo mostri attenzione al settore primario. Ricordiamo però agli stessi agricoltori la contraddizione di chi ha sostenuto che una maggiore attenzione all’ambiente fosse nemica dell’agricoltura, quando invece un giusto approccio può solo giovare al settore. E oggi, chi si lamenta dei tagli europei tace sul riarmo che li determina».

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