Gli ambulanti non alimentari manifestano per poter lavorare
Se non si tornerà in arancione, evento martedì prossimo
CASALE – La speranza è che a breve (si parla della prossima settimana) il Piemonte possa tornare zona arancione. C’è poi anche l’ipotesi che venga – a livello nazionale – varata una disposizione che consideri i mercati ambulanti alla stregua dei supermercati.
Intanto però, da parecchie settimane, gli ambulanti che non vendono prodotti alimentari e floroviaistici, non possono lavorare.
Nei giorni scorsi avevamo pubblicato lo sfogo di uno dei più noti mercatali casalesi, Mauro Merlo, da oltre 30 anni protagonista dell’appuntamento di piazza Castello e non solo. Lui, che si divide tra le piazze di Casale, Novi, Valenza e Mede occupandosi di abbigliamento per neonati e bambini, elencava tutte le attività che gli sarebbero consentite in questi giorni di zona rossa: supermercato, negozi di computer, tabaccaio, ferramenta, cartolerie, negozi di giocattoli, concessionario, profumeria, vivaio, gastronomia, pasticceria… Nessuna invidia verso i commercianti più fortunati di lui ma un grido di allarme: “Chiedo sono di aprire i mercati”.
Proprio per questo, se non arriverà un agognato via libera alla ripresa dell’attività del mercato tradizionale, a Casale si sta organizzando una manifestazione statica per martedì 13 aprile prossimo. Alle 9 gli ambulanti dei sindacati Fiva e Anva manifesteranno davanti all’ingresso del Mercato Pavia per chiedere di riaprire, rispettando le disposizioni di distanziamento e sicurezza.