Ancora disagi per gli studenti pendolari tra Alessandria e Casale
Ritardi, soppressioni e mancate coincidenze: almeno 5-6 episodi nell'ultimo mese.
Continui disagi per gli studenti e per i pendolari in viaggio da Alessandria a Casale
CASALE – Johnny Zaffiro, ex segretario cittadino del Pd e tradizionalmente molto attento ai temi del trasporto pubblico, in particolare ferroviario, interviene dopo i nuovi disagi per i pendolari in transito, soprattutto studenti, ogni giorno tra Alessandria e Casale.
«C’è poco da dire di nuovo, purtroppo: si susseguono i disservizi (ritardi o cancellazioni) dei treni che collegano Casale ad Alessandria. Studenti e pendolari arrivano in stazione e scoprono che il treno non c’è. Stop. Quante volte è già successo? Quante parole vuote abbiamo sentito sul diritto alla mobilità? Sull’attenzione ai cittadini? Tante» si chiede il dem.
«Il freddo è arrivato (e scoprire alle 6.50 che il treno non arriva, non è affatto piacevole), i ragazzi e le ragazze stanno per scegliere la scuola superiore ed è ovvio che nella scelta incida enormemente la facilità e la sicurezza di raggiungere un istituto.
Un tavolo su trasporto e mobilità non è mai stato convocato, di impegni vincolanti non c’è traccia, il tempo passa. Bisogna che le autorità comincino ad ascoltare e a cambiare paradigma: le soluzioni, perché arrivino, devono essere preparate mobilitando e coordinando competenze a tutti i livelli, non cercando canali preferenziali ed esclusivi che sono solo uno specchietto per le allodole. Qua chi continua a perderci è il territorio tutto…» continua Zaffiro.
Ancora disagi per gli studenti pendolari tra Alessandria e Casale
Ritardi, soppressioni e mancate coincidenze: almeno 5-6 episodi nell'ultimo mese.
«A questo proposito, mi preme far notare che si parla incessantemente di turismo, di sviluppo e di Monferrato, senza avere un’idea di come far funzionare e cosa serve per un sistema integrato territoriale. Occorre partire dai servizi presenti e censiti e ragionare poi su quelli richiesti per e nel territorio, stimando i costi sulla base di proiezioni, sapendo comunque che ci sono diritti irrinunciabili, come quello alla mobilità per studio, lavoro o salute. Su questo tema questa città è debole, se non assente, sempre sulla difensiva, sempre acvondiscendente ad una Regione che – se non sollecitata – dimentica completamente un’area che comunque, ricordiamolo, fa parte del Piemonte. Nel frattempo i nostri migliori giovani emigrano per studiare in università non lontane in linea d’aria, ma scomode da raggiungere. Cosa serve, allora? Serve creare un territorio accogliente, strutturato e innovativo nell’offerta culturale sociale e occupazionale. Non basta annunciare la riattivazione di una linea, tra l’altro con una spesa pubblica più che raddoppiata rispetto ai preventivi di quattro anni fa. Casale-Mortara 3 milioni di euro a fronte di un preventivo di un milione e duecentomila del 2018 e con un servizio inferiore: 7 coppie di treni al giorno rispetto ai 9 di quattro anni fa e al danno ecco la beffa, biglietteria chiusa e il sabato e la domenica lontana dall’essere riaperta. E della Casale-Vercelli e della Casale-Asti non si parla più. È questo il modello di sviluppo e di tutela per questo territorio? Insisto dunque: occorre un confronto con la cittadinanza e bisogna dare spiegazioni. A fronte delle mancate risposte e agli inviti più volte inoltrati, organizzare un incontro pubblico per spiegare e sollecitare interventi e risposte».