Il ‘Balbo’ all’istituto di ricerche farmacologiche ‘Negri’ di Milano
La visita degli studenti della scuola di Casale
MILANO – Giornata a contatto con la ricerca medica per un gruppo di liceali dell’istituto Balbo di Casale Monferrato, nell’ambito del percorso di curvatura biomedica: martedì 7 marzo, guidati dalle professoresse Raselli e Battaglia, hanno incontrato i ricercatori dell’istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano.
Al loro arrivo nell’istituto, maestoso nella sua presentazione, gli studenti sono stati accolti dalla dottoressa Laura Brunelli, ricercatrice e coordinatore delle attività formative dell’istituto, che li ha introdotti alle attività che si svolgono nella struttura. L’Istituto è suddiviso infatti in diversi dipartimenti, da quello di Salute e Ambiente a quello di Biologia Molecolare.
Per prima cosa, l’istituto si è presentato nella figura dei suoi ricercatori, che hanno illustrato alcune ricerche in corso o in fase di pubblicazione su riviste scientifiche: la dottoressa Claudia Balducci, del Dipartimento di Neuroscienze, ha presentato lo studio da lei coordinato, che coinvolge fisici, biologi molecolari e farmacologi ed è dedicato alla definizione dei meccanismi che determinano la malattia di Alzheimer, concentrandosi sulle anomalie di contatto tra le sinapsi, le particelle da cui inizia il processo cognitivo.
Gli studenti hanno osservato con curiosità le immagini in fluorescenza di queste particelle ricavate dal cervello dei topi da laboratorio che paradossalmente assomigliano straordinariamente a quelle del nostro cervello. Addentrarsi nelle varie fasi che hanno fatto luce su alcuni meccanismi responsabili del disturbo cognitivo ha permesso di comprendere quanto stia andando avanti la ricerca medica e farmacologica. Si sono poi presentati i componenti del team che lavora a questo studio: il fisico Edoardo Micotti e il biotecnologo Stefano Fumagalli, che si occupano rispettivamente della risonanza magnetica e dei microscopi, in particolare di quelli confocali.
Il dottor Enrico Davoli, del Dipartimento di Salute e Ambiente, ha quindi presentato uno studio molto accurato sulle sigarette elettroniche, allertando gli studenti con prove documentali circa i rischi sulla salute derivati dal loro uso sconsiderato. Infine, gli allievi sono stati accompagnati ai laboratori di spettrometria di massa, di sequenziamento genetico e di citofluorimetria, dove hanno avuto modo di osservare gli strumenti più raffinati della ricerca di base e di assistere con interesse a varie dimostrazioni degli esperimenti in corso.
Gli studenti, durante la visita all’istituto, hanno potuto apprezzare in particolare il gran numero di giovani ricercatori coinvolti negli studi in corso, e sono stati portati a riflettere sul valore dello studio, prezioso per la maturazione non solo personale ma anche professionale.