Casale, domani lo spettacolo del Balbo in Casa di Riposo
L'opera del laboratorio teatrale dedicata alla vecchiaia
CASALE – ‘L’età da inventare’, lo spettacolo frutto di un’intensa sinergia (scolastica, civile e sociale) fra l’Istituto Balbo, con il suo Laboratorio Teatrale (e il PON “Teatro e spettacolo di ieri e di oggi”), il Comune di Casale, il progetto Dementia Friendly e la Casa di Riposo di Casale verrà riproposto domani, mercoledì 20 settembre, alle ore 17 presso la Casa di Riposo di Casale in Piazza Cesare Battisti.
L’obiettivo comune è quello di dare visibilità a quella parte della vita dell’uomo, la vecchiaia, troppo spesso emarginata, troppo spesso ritenuta inutile, se non addirittura scomoda. La fragilità di questa età da riscoprire e da re-inventare è invece un segno enorme della fragilità umana di ognuno di noi, solo che spesso ce ne dimentichiamo.
La vecchiaia è l’età in cui si svela la vera natura dell’uomo, quella di essere bisognoso di altro, degli altri. In particolare, quando un vecchio si ammala di una malattia neurodegenerativa come l’Alzheimer, la sua vulnerabilità diventa sconfinata e disarmante, e oggi ci sono tanti, tantissimi anziani, il cui numero è destinato ad aumentare vistosamente: proprio per questo motivo, è necessario pensare alla vecchiaia come a una ‘età da inventare’, come titola efficacemente Vincenzo Paglia nel saggio da cui è tratto il titolo dello spettacolo, un’età che possa essere vissuta, amata, voluta dalle famiglie e dalla società civile, un’età che possa dare il suo pieno contributo di saggezza, autorevolezza ed esperienza ad un mondo che ne ha così tanto bisogno.
È questo il messaggio dello spettacolo interpretato da trenta studenti del Balbo, con la regia di Maria Paola Casorelli. Attraverso la voce del vecchio protagonista del romanzo di Lorenzo Licalzi ‘Che cosa ti aspetti da me?’, attraverso la storia di Edipo, il vecchio maledetto e cacciato da tutti che viene abbracciato e salvato dalle figlie Antigone e Ismene, dal compassionevole re Teseo, dagli dèi, attraverso alcune bellissime poesie cinesi del periodo Tang, il Balbo vuole provare a dire a tutti che insieme possiamo cambiare. Possiamo amare i nostri anziani, accudirli, stimarli, apprezzarli, seguirli, imitarli. Possiamo, se lo vorremo.