Servizi scolastici: continua il ping-pong tra Pd e Comune
CASALE - Continua, dopo qualche giornata di calma, la polemica sui servizi scolastici di Casale. Il Pd tuona ancora in…
CASALE – Il Pd di Casale, attraverso una lunga presa di posizione del Circolo cittadino, va ancora all’attacco dell’amministrazione comunale.
«Ormai da mesi lo sport preferito dalla destra casalese è… “L’arrampicamento sui vetri”: l’abbiamo notato, solo per citare alcuni esempi, nella vicenda incredibile delle auto diesel “Euro 5”, nella vicenda assai seria di Amc, nella “faccenda” della vendita della porzione di caserma nota come “Maddalena nuova” di Via Cavour – spiegano i dem – Si ripresenta, puntuale, in altre due questioni molto serie, ora all’attenzione della cittadinanza: il ricorso al Tar sugli asili nido comunali e la vendita dei terreni facenti parte del “Pip5″».
Servizi scolastici: continua il ping-pong tra Pd e Comune
CASALE - Continua, dopo qualche giornata di calma, la polemica sui servizi scolastici di Casale. Il Pd tuona ancora in…
Prosegue la lunga nota: «Sugli asili nido, pare neppure più necessario ribadire che non si tratta di “lana caprina” ma di una vicenda che mette in luce le rilevanti debolezze di una gestione politico amministrativa perlomeno superficiale in un settore tra i più delicati in assoluto: il “pubblico” servizio verso i giovanissimi e le loro famiglie. Un servizio “pubblico” che va potenziato e tutelato, come indirettamente anche la sentenza del Tar sembra chiaramente indicare, quando si domanda come il Comune abbia potuto accettare taluni ribassi e servizi alla persona giudicati, giustamente, dal Tar del tutto inaccettabili e dal medesimo Tar, nonostante il ricorso del Comune, respinti a favore e tutela dei giovanissimi utenti».
Caso Pip 5. Il Pd: «Morte per eutanasia di Fondazione Aleramo»
CASALE - Dopo la combattuta approvazione del punto relativo al Pip 5 (trovate il servizio su Il Piccolo di oggi,…
Uno degli ultimi temi, in ordine di importanza, è il Pip5: «Ma all’attualità, ecco che si è profilata una nuova “arrampicata” sui vetri, Dapprima in consiglio comunale poi con comunicati stampa, l’attuale amministrazione in scadenza della città vuol far credere che il suo fallimento nella politica del lavoro e del mancato insediamento di nuove imprese, oltre che della vendita, in perdita, degli unici lotti già pronti per nuovi insediamenti industriali, tanto reclamizzati ma mai realizzati, sia niente di meno che colpa delle precedenti amministrazioni!! Anzi: che la responsabilità parte da chi governava nel 2001! Bene: possiamo dichiarare lor signori vincitori olimpici dell’arrampicata sui vetri! Ma come si fa a nascondere l’evidenza delle proprie responsabilità, mettendo in opera “bufale” così eclatanti?» si chiedono i dem.
Pip5. Drera punge le minoranze: «La vostra è frustrazione»
CASALE - Nell'ultima seduta di consiglio comunale a Casale, la discussione è stata principalmente dedicata al piano delle alienazioni. Tema…
Dalle minoranze, nella discussione in aula, si era arrivati addirittura a tratteggiare il profilo della fattispecie di danno erariale per l’operazione: «L’area nota come Pip5, cioè l’unica area totalmente urbanizzata della città e pronta per essere assegnata per nuove iniziative industriali, commerciali, artigianali, viene infatti ora destinata a una svendita e votata con ogni probabilità al fotovoltaico privato, a un prezzo “certo” di euro 2.082.000 a fronte di un costo “certo” per la Comunità casalese di euro 2.820.000: come si può sostenere che l’operazione avviene “in pareggio”? Forse conteggiando possibili, futuri e non certi, introiti di oneri? Ma fare i bilanci così e pareggiare in questo modo i conti porta al dissesto della finanza pubblica e, magari, anche a qualche responsabilità personale degli amministratori!!. Ma non basta: si afferma anche che su questa area Pip5, già destinata a nuovi insediamenti produttivi e a nuovi posti di lavoro, nulla è stato fatto di buono, addirittura dal 2001!».
Va avanti il Pd: «Incredibile! Basta sfogliare i giornali del passato e la cronaca ci racconta la verità: dopo l’avvio dell’acquisto dei terreni nel periodo della giunta Mascarino, alla giunta Demezzi (di cui lor signori facevano inequivocabilmente parte, o se ne sono scordati?) e alla giunta Palazzetti toccò, poi, procedere al perfezionamento degli atti, ricercare i fondi necessari per l’urbanizzazione, effettuare infine le opere necessarie per rendere i lotti pronti per la vendita ai privati. Alla giunta Riboldi, infine, sarebbe toccato il compito di portare a buon fine le vendite e realizzare nuovi insediamenti produttivi: compito avviato in pompa magna, addirittura creando la Fondazione Aleramo. E ora? È cronaca di questi giorni, la delibera di “svendita” dell’area Pip5; una svendita non solo dei terreni su cui doverosamente occorrerà procedere a un “approfondimento ” di natura giuridico-amministrativa nell’idonea sede, ma anche una svendita totale della politica industriale per la città e per il territorio con riflessi negativi e nefasti che si protrarranno per lungo tempo».
Si chiede un passo indietro, decisamente improbabile: «Cosa chiediamo? Il nostro interesse, quello della intera Comunità Casalese, è che si ritorni sulle decisioni assunte, si dia finalmente riscontro ed attuazione alle promesse elettorali assunte dall’attuale maggioranza consiliare quattro anni or sono, non si sprechi altro tempo sugli specchi. La città chiede di essere governata, non di assistere a continui spot pubblicitari che non assicurano il pane per il futuro».