Cinque studentesse del Leardi al seminario europeo di Bardonecchia
Le alunne vincitrici del concorso "Diventiamo cittadini europei" hanno partecipato all'esperienza formativa per riflettere sul futuro dell'UE
CASALE – A settembre, quattro studentesse dell’IIS Leardi hanno partecipato al prestigioso Seminario di formazione alla cittadinanza europea, tenutosi a Bardonecchia. Il gruppo, composto da Diana Deambrosis, Elena Mereghetti, Giulia Muca e Chiara Sisto della classe 5B Turismo, è stato accompagnato dai docenti Lucia Passioni e don Gian Paolo Cassano.
Le studentesse hanno partecipato in qualità di vincitrici del Concorso “Diventiamo cittadini europei”, promosso dal Consiglio Regionale del Piemonte. Questo importante riconoscimento ha dato loro la possibilità di vivere un’esperienza unica grazie al seminario organizzato dal Movimento Federalista Europeo, con il sostegno della Consulta Regionale Europea e il patrocinio del Comune di Bardonecchia.
Durante i quattro giorni di lavori, le partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con esponenti del mondo accademico e rappresentanti del federalismo europeo su un tema di grande attualità: “Verso gli Stati Uniti d’Europa. Una sovranità europea per affrontare le sfide del XXI secolo”.
L’evento, tenutosi presso il Palazzo delle Feste di Bardonecchia, ha affrontato temi cruciali per il futuro dell’Unione Europea, dalle origini dell’integrazione europea, ispirata dal Manifesto di Ventotene, al ruolo chiave dei movimenti federalisti per un’Europa unita, democratica e sovrana. Di particolare rilievo sono state le discussioni sulle nuove sfide tecnologiche e sul ruolo delle giovani generazioni nella costruzione di un’Europa più solidale e pacifica.
«Questa esperienza – hanno dichiarato le alunne – è stata non solo un’occasione di crescita personale e culturale, ma anche un’opportunità per riflettere sul nostro ruolo attivo nel futuro dell’Europa. Torniamo arricchite e consapevoli delle responsabilità che, come giovani cittadini europei, dovremo assumerci per il bene comune e per una maggiore integrazione europea».