Casale, nuova nomina in Urologia: i dubbi del centrosinistra
La Commissione Sanità di Casale, Davvero critica la riorganizzazione del reparto al Santo Spirito.
CASALE MONFERRATO – La recente nomina del nuovo responsabile della Struttura Semplice di Urologia presso l’ospedale Santo Spirito ha sollevato critiche da parte della Commissione Sanità, organismo della coalizione Casale, Davvero. Secondo una nota diramata dalla Commissione, espressione della minoranza di centrosinistra, la riorganizzazione del reparto sarebbe poco chiara e penalizzerebbe i cittadini di Casale Monferrato e del Monferrato.
Nonostante l’annuncio della nomina, la Commissione fa notare che il nuovo responsabile, il Dr. Fabio Bonini, continuerà a operare prevalentemente presso l’ospedale di Novi Ligure, inviando i pazienti complessi della zona di Casale a quella struttura, e venendo solo occasionalmente a Casale per attività ambulatoriali e chirurgiche di minore entità.
Le domande della Commissione Sanità
La Commissione Sanità Casale Monferrato ha sollevato diversi interrogativi, esprimendo preoccupazioni per la gestione del reparto di Urologia. Tra le questioni principali vi sono:
- Perché i pazienti e i loro familiari, spesso anziani, devono affrontare un lungo viaggio verso Novi Ligure, un’altra struttura periferica, quando Casale Monferrato dovrebbe disporre di un reparto urologico autonomo?
- Perché, nonostante la stima per il Dr. Fabio Bonini, non è stato affidato il ruolo di responsabile al Dr. Pacilli, che da tempo gestisce il reparto di Urologia a Casale, spesso sacrificando ferie e riposi?
- La riorganizzazione del reparto urologico è davvero finalizzata a migliorare il servizio o si tratta di una scelta che depotenzia ulteriormente l’ospedale Santo Spirito?
Critiche alla riorganizzazione sanitaria
Secondo la Commissione, la nuova struttura organizzativa trasforma di fatto il reparto di Urologia del Santo Spirito in una “succursale periferica” di Novi Ligure, penalizzando i pazienti di Casale Monferrato e del Monferrato. «Perché – si domanda la Commissione – con tutta la stima per il Dr. Bonini, non è stato riconosciuto il lavoro del Dr. Pacilli, che da tempo sostiene il reparto di Urologia?».
Inoltre, la Commissione Sanità auspica che il nuovo Piano Sanitario Regionale, atteso dopo 15 anni, tenga conto dell’importanza di avere ospedali hub, dotati delle specialità più complesse e in grado di rispondere alle esigenze sanitarie di territori vasti e popolati come il Monferrato.
Preoccupazioni per il futuro del reparto
La Commissione conclude esprimendo preoccupazione per il futuro del reparto di Urologia, sottolineando l’importanza di mantenere attivi servizi di cura per patologie molto diffuse tra la popolazione anziana. Il timore è che la riorganizzazione del reparto allontani i servizi sanitari dai cittadini di Casale Monferrato, costringendoli a rivolgersi a strutture distanti e poco accessibili.