Gli studenti del Balbo alla scoperta della Tuscia
Tra cultura etrusca, medioevo e natura: il biennio del Classico e dello Scientifico in visita nei luoghi più suggestivi del Lazio settentrionale
CASALE – È stata una settimana ricca di scoperte quella trascorsa dagli studenti del biennio dei Licei Classico e Scientifico dell’Istituto Balbo in occasione della visita d’istruzione in Tuscia, dal 7 all’11 aprile 2025. Due itinerari a cavallo di tre giorni ciascuno – 7-9 aprile per lo Scientifico, 9-11 per il Classico – hanno condotto i ragazzi tra i tesori archeologici, artistici e naturalistici di una terra sospesa tra storia millenaria e paesaggi mozzafiato.
Civita, Viterbo, Bomarzo: un tuffo nella bellezza
Il percorso si è aperto per il Liceo Scientifico con l’arrivo a Civita di Bagnoregio, la celebre “città che muore”, simbolo dell’equilibrio fragile tra uomo e natura. Gli studenti hanno attraversato il ponte sospeso che collega il borgo al mondo e si sono immersi tra i vicoli di tufo con vista sui calanchi. Civita ha rappresentato invece la meta finale per il Liceo Classico, che vi ha fatto tappa nel giorno conclusivo, prima del rientro a Casale.
Il secondo giorno, condiviso da entrambe le scuole, è stato dedicato alla Viterbo medievale, con il suo centro storico intatto, e al Sacro Bosco di Bomarzo, detto anche Parco dei Mostri, dove sculture oniriche e vegetazione si fondono in un percorso senza tempo, voluto nel XVI secolo da Vicino Orsini.
Etruschi, necropoli e Vie Cave
Divergenti invece le mete che hanno distinto i due gruppi. Il Classico ha esplorato la Necropoli di Monterozzi e il Museo Archeologico di Tarquinia, entrando in diretto contatto con la civiltà etrusca, ammirando tombe affrescate, sarcofagi e il celebre altorilievo dei Cavalli Alati.
Lo Scientifico, invece, ha optato per un’esperienza immersiva nella natura con un trekking nelle Vie Cave di Sorano, antichi percorsi scavati nel tufo dagli Etruschi, tra canyon e mistero.
Un’esperienza da ricordare
Ad accompagnare i ragazzi, docenti e guide locali, insieme alla tour leader Marcella e agli autisti di STAT Viaggi, che hanno curato logistica e sicurezza. Tra cieli tersi, musica in pullman, laboratori creativi e momenti di condivisione, la gita ha regalato ai ragazzi emozioni autentiche, rafforzando legami e conoscenze.
Alla domanda più gettonata del ritorno – “Dove andremo il prossimo anno?” – solo il tempo darà risposta. Ma è certo che l’esperienza in Tuscia resterà nella memoria degli studenti come una tappa fondamentale del loro percorso di crescita.