Il Vescovo di Casale: «Pasqua è il primo giorno della speranza»

CASALE MONFERRATO – Nel suo messaggio pasquale alla diocesi, monsignor Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato, ha voluto ricordare ai fedeli il significato profondo della Pasqua come «primo giorno» di una nuova umanità. Un giorno che, come scrive nel Vangelo il racconto delle donne al sepolcro, apre una nuova pagina nella storia dell’uomo e accende la speranza.

Il cuore della speranza cristiana

«Tutto inizia da quel mattino di 2000 anni fa – scrive il vescovo – che ha cambiato il mondo e il destino dell’uomo». Proprio da lì nasce il cammino dell’Anno Santo, fortemente voluto da papa Francesco come Anno della Speranza.

I doni pasquali di Cristo Risorto

Nel suo messaggio, il vescovo Sacchi elenca con chiarezza i doni che il Risorto offre a ogni credente:

• La Vita, che sconfigge la morte e dona senso anche al dolore più profondo.

• La Vittoria sul male e sull’egoismo.

• La Pace, autentica e vissuta, che invita alla giustizia e al perdono.

• Lo Spirito Santo, che rinnova la terra e i cuori.

• Il Perdono, che riapre sempre la strada del ritorno al Padre.

• La Fede, che ci permette di riconoscere Dio come Padre.

«Senza la fede – osserva Sacchi – non possiamo sentire Dio come Padre che si rivela a noi in Cristo, nello Spirito Santo».

Dalla speranza alla testimonianza

Il “primo giorno” della Pasqua, spiega il vescovo, «ci mette sulla strada buona», in vista dell’incontro finale con il Signore, che ricompenserà la fedeltà di chi ha custodito la fede. Una riflessione che si conclude con le parole di San Paolo a Timoteo, simbolo di tenacia, fede e giustizia (2Tm 4,7-8).

La preghiera per chi soffre

Monsignor Sacchi ha voluto infine assicurare la sua preghiera per chi è nel dolore, per chi ha perso una persona cara, per chi vive disagi nel lavoro o nella salute. «Gesù Risorto – ha detto – sostenga le nostre famiglie, dia forza agli anziani e speranza ai giovani. La Santa Pasqua porti a tutti una speranza che mai si spegnerà».