Abbate a Salvini: «Ci hai traditi come i 5 Stelle!»
Il consigliere casalese sulla scelta del leader della Lega di appoggiare il Governo Draghi
CASALE – Il consigliere comunale di Casale Alessandro Abbate non molla la presa: dopo la provocazione lanciata nei giorni scorsi all’indirizzo del sindaco Federico Riboldi (al quale aveva chiesto di strappare i Dpcm invocando una rivoluzione) questa volta il messaggio è rivolto direttamente a Roma. E, in particolare, al leader della Lega Matteo Salvini e alla sua scelta di sostenere la nascita del Governo Draghi.
Il numero uno del Carroccio viene infatti accusato di tradimento: «Che coraggio a definirle riaperture! Caro Salvini, anche tu ci hai traditi come i 5 stelle». L’ex consigliere di Ritrovare Casale si dice sorpreso, sottolineando la difficoltà nel: «Credere a questi voltagabbana. Reduce dal tradimento dei 5 stelle, ufficialmente annessi allo stato di palazzo da diverso tempo, mai mi sarei aspettato di venire tradito anche da lui. Colui che ha rappresentato il nostro spirito ribelle e nel quale noi ribelli, molti dei quali provenienti da sinistra, avevamo riposto la nostra fiducia, la fiducia di poter vedere i nostri genitori andare in pensione a un’età decente, fiducia nel poter veder ripristinare quel welfare ridotto all’osso. Da colui che con il proprio linguaggio ha saputo meglio di chiunque altro rappresentarci: Matteo Salvini».
A deludere di più Abbate è stata infatti la persona, non tanto il partito «La forza del suo partito è sempre stata lui. Ma dopo aver messo recentemente piede nella scarpa sbagliata, rimangiandosi tutto ciò che ha sempre sostenuto in termini di riaperture, la fiducia nostra nei suoi confronti è venuta meno. Tanto che ormai non può più nemmeno attaccarsi alla ‘decisione politica’ dato che di quella politica, oggi, più che mai ne fa parte. E dunque tutti i complottismi eventuali sul suo recente rinvio a giudizio per il quale mezza Italia lo sostiene, visto che ha fatto solamente il proprio dovere e dimostrato coerenza con il proprio programma elettorale, non trovano più fondamento».
E dopo aver assunto una veste emotiva, la critica si sposta sul tema delle riaperture: «Riaperture grazie alla Lega? Io ci andrei cauto. Per non prendere nuovamente per i fondelli le categorie penalizzate. Se si va a leggere nel dettaglio, oltre ad un mare di contraddizioni, si evince che la cena a causa del coprifuoco sarà impossibile. Coprifuoco nemmeno posticipato di due ore come si vociferava. I termini per molte attività sono fissati addirittura a luglio. Ci saranno ulteriori modifiche da dover fare…. una sola, per dirla in parole povere». Lasciandosi anche andare al dialetto monferrino: «E anche se è vero che, come dice il proverbio, piutost che nent le mei piutost, io caro Salvini andrei cauto a definirla una vittoria, soprattutto della Lega. Perché, se come prevedibile, a ridosso delle scadenze promesse farete un nuovo scherzo agli italiani, questa volta si spera, sarà battaglia. Palestre morte. Definitivamente».
In conclusione non manca il riferimento al coprifuoco contro il quale si è più volte opposto, come nel caso della manifestazione organizzata un mese fa: «Persone libere soggette a controlli di polizia. Settore fiere impiccato. Il coprifuoco nemmeno posticipato, come già sopracitato, ha dimostrato coi fatti ciò che molti di noi hanno sempre sospettato…. Il potere di controllo sulle persone. Altrimenti non si spiegherebbe. Più che riapertura sembra la carota che si fa vedere all’asino per farlo avanzare…. resta solo un dubbio: chi sarà il prossimo politico a tradire?».